5 aprile 2012

La nuova dittatura




Abbiamo fatto tanto per fare un gruppo che lavorasse in politica nella nostra città, abbiamo creato dal nulla e in poco tempo una realtà che nel giro di pochi mesi ci ha premiato, abbiamo avuto l’illusione che quelle “cinque stelle gialle” riassumessero anche i nostri ideali, ideali di una politica pulita e scevra dai condizionamenti dei partiti. Abbiamo avuto fiducia in un leader non leader.
Abbiamo considerato lo slogan “uno vale uno” come amplificatore di democrazia e di uguaglianza.
Su queste basi abbiamo impostato le nostre battaglie locali, abbiamo “destabilizzato” , grazie all’esperienza del nostro consigliere , le “tremule” sicurezze dell’amministrazione. Li abbiamo costretti a fare ,anche se pochi, dei ripensamenti .
Abbiamo fatto conoscere ai cittadini ciò che succedeva nel palazzo.
Abbiamo messo in piazza lo scandaloso affare di Cona.
Insomma abbiamo seguito quelle piccole 5 stelle per il bene della nostra comunità.
Poi, ad un tratto, forse perché la strada percorsa ci è sembrata tanta anche se non tutta in discesa, abbiamo continuato con le vittorie , facendo nascere in provincia altri gruppi come il nostro e anche loro hanno vinto, qualunque sia stato il risultato ottenuto; ciò, ci ha portato a pensare in grande , ma non solo noi, ma anche in regione.
Abbiamo visto come sia redditizio spiritualmente lottare insieme e credere in un bene comune; abbiamo pensato che l’Italia poteva essere matura per questa rivoluzione; c’è stato un brusco risveglio ci siamo accorti che quel “ uno vale uno” forse non era tanto vero; che il “non statuto” non poteva essere un “non” , perché sotto questo titolo ci sono delle cose scritte e come tali hanno valore, come se stessero scritte in uno Statuto.
Ci siamo poi accorti che nel “uno vale uno” c’è un “uno” che vale di più.
Poi ci siamo accorti che l’altro fattore importante doveva essere la rete, questa livellatrice dei popoli che doveva dare a tutti i vari “uno” la possibilità di esprimere le proprie opinioni e di mettere in ordine d’importanza le varie questioni. Ci era stato promesso un portale capace di gestire al meglio questo fenomeno, ma ancora non è nato. In questa rete il peso più grande l’hanno i gestori del blog. Che permettono di visualizzare solo ciò che interessa a qualc”UNO” ed il resto sta fuori.(oggi la pagina della nostra lettera è stata rimossa)
Ci/ mi sono accorto che i principi del movimento 5 stelle sono una buona cosa , ma che se vogliamo andare avanti nel mondo della politica reale è necessario condividere le problematiche reali del paese e su queste dare delle risposte concrete, è necessario avere qualcuno di reale, che deve essere votato per portare avanti le nostre proposte; nate da incontri sulla rete ma anche e soprattutto da assemblee dove le idee di 1+1+1+…….+1 faccia magari 100.000 e non solo 1; non possiamo far sedere in parlamento un PC/Ipod/Ipad. E’ per questo che sono sempre stato favorevole a questi incontri come il Democracy Day, Rimini e Bologna Mazzini. Altroché movimenti di separatisti o rivoluzionari ma incontri di persone con ideali concreti che vogliono far crescere questo moVimento.
Se qualche cosa non succederà ,la democrazia del MoVimento è morta.
Ora è arrivata la diffida ufficiale, pazienza…… siamo nati da soli e da soli continueremo.

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