1 maggio 2012

Cosa rimane di incompiuto

In questi giorni siamo stati bersagliati da annunci quali : • prossima apertura del grande mostro dell’Ospedale di Cona, • prossimo trasferimento dei reparti di degenza nella nuova sede, • il richiamo alla cabala per la ricorrenza magica del numero 8, caro a Rinaldi, • grande successo di pubblico per l’open day dell’ospedale, • le mirabolanti prove di velocità di collegamento della navetta che impiega ben 26 minuti per arrivare a Cona, partendo dai giardini di V.le Cavour , di domenica mattina ore 9 potrebbe sembrare che la “storia infinita” di Cona sia finalmente “finita”. Era ora. Ma se ci pensiamo bene, forse, forse la storia è un po’ meno finita di quello che si crede o che ci vogliono far credere. Mi direte : “Ma non sei mai contento, finalmente anche tu avrai un ospedale grande, nuovo o quasi, fuori città e ci potrai andare quando vuoi e troverai l’erba verde e l’assistenza che ti meriti.” Ma in questi 20 anni mi avevano promesso altre cose che non trovo più : • Il mio ospedale S.Anna , in città con il pronto soccorso e la degenza, dove ho potuto assistere con costanza i miei genitori , andandoli a trovare tre volte al giorno , utilizzando scampoli di tempo che recuperavo fra un turno e l’altro inforcando la bicicletta ed arrivando da loro felice. • Il Pronto soccorso, dove ho portato i miei figli quando ne ho avuto bisogno, miei genitori anziani che con l’ambulanza in 10 minuti dall’aeroporto sono arrivati e sono stati presi per i capelli a causa di un infarto. • Mi avevano promesso una “METROPOLITANA di superficie” che in 20 anni non sono riusciti a costruire. Mi dicono, però, che è finita (“Si prevede di aprire la circolazione sul nuovo tracciato a partire dal 12 dicembre 2011”. Parola di Alfredo Peri. L’assessore regionale ai Trasporti). Avevano detto che una parte era interrata ed è per questo che forse nessuno ancora l’ha vista. Forse l’assessore intendeva che era finita la soluzione intermedia che vede l’utilizzo della linea per Codigoro nel tratto cittadino e poi il dirottamento sulla linea di Ravenna . Il tutto sino a che non si troveranno i soldi per l’interramento promesso . Nella cartina la linea verde è la ferrovia di Codigoro, l’azzurra è la linea Ravenna che dovrebbe essere interrata e il tratto rosso è la variante della Rivana per il collegamento tra le due linee. Questa è una mia supposizione, visti i lavori fatti , ma nessuno lo ha detto. Sarà vero ??
• Avevano promesso collegamenti frequenti fra la città e l’ospedale e ci hanno regalato UNA SOLA linea la n.6 che come tratta ha Porotto-Ferrara-Villa Fulvia che verrà prolungata a Cona e quando Cona sarà aperto avrà una frequenza di 15 minuti , ma sarà una sola linea che va a Cona. Sarà sufficiente un autobus negli orari di punta ? Consideriamo che verrà utilizzato da studenti, dipendenti, utenti e visitatori, e questa linea dovrà caricare anche gli utenti che provengono da varie direzioni. Per questo piano di “mobilità (ConaMob) il comune ha a disposizione fondi ministeriali e propri che hanno un piccolo difetto ….non sono eterni. Per ulteriori notizie confortanti usare il seguente link. http://www.cronacacomune.it/index.phtml?id=14098 • Avevano promesso che per raggiungere Cona ci sarebbero state strade di collegamento, infatti le bretelle non sono ancora finite, Via Comacchio è tale quale e la superstrada sarà trasformata in Autostrada a pagamento. • Avendo costruito un Ospedale in mezzo alla campagna ( e quale campagna, “Valle morta” !) si sarebbe pensato che spazio per i parcheggi non mancassero, infatti non mancano ma saranno a pagamento ( Progeste ha messo in bilancio i soldi che dovrà prendere dai parcheggi ) • Tutto questo “ambaradan” è in AFFITO e ci costa quasi 2.000.000 al mese e forse qualcosa in più. Con queste premesse Cona aprirà.!!!????

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