Tre cartoline da spedire
Eravamo in molti quella mattina sul piazzale Dante ,sparsi
qua e la in gruppetti ad attendere il pullman. Il gruppo Seniores del CAI di
Ferrara
si stava partendo per l’escursione
in Val Canali.
Non tutti la conoscevano, per me era un ritorno al
passato,dopo il corso roccia dell’ ’87 e le successive gite Cai che mi
portarono in quella valle per affrontare i vari itinerari dal rifugio
Pradidali, alla “ferrata del Porton”e la ferrata del “Velo”.
Questa
volta ,nulla di eclatante, nessuna salita su vie ferrate ne raggiungimento di
forcelle oltre i 2000 mt. , ma una panoramica sul territorio che insiste su questa bella valle.
Il tempo non è stato dei migliori, le previsioni mettevano
nuvoloso con possibili rovesci , e così è stato.
Sotto un cielo grigio , che non prometteva nulla di meglio,
siamo partiti dal “Cant del Gal” per raggiungere la nostra
prima meta : Malga Canali.

L’inizio del sentiero si è sviluppato, dapprima, all’interno
di un bosco con una salita abbastanza ripida che ha lentamente sgranato il
gruppo. Proseguendo ci siamo trovati
ad
attraversare
radure
ampie
e
verdi
con un sentiero che dolcemente ci
avvicinava alla malga. Una pioggerella fine ha iniziato a farci compagnia.
Siamo stati,quindi costretti ad indossare indumenti impermeabili e con mia
meraviglia ho imparato che molti avevano nello zaino quello che anche il capo
gita portava con sé : l’ombrellino pieghevole.

Gabri,
tranquillamente lo ha aperto e stupore nello stupore era pure a “fiorellini
rosa”.
Dopo
aver
incontrato un somarello che
tranquillamente pascolava e si teneva a debita distanza dalla nostra lunga fila,
tagliando per campi erbosi siamo arrivati alla Malga Canali.

La prima cartolina che vi spedisco è
quella che mostra il paesaggio delle montagne che fanno da sfondo ai verdi
pascoli attorno alla malga, nuvole bianco grigiastre ne nascondevano la base ,
ma le cime erano li che ci guardavano. Un’appendice a questa meraviglia è
dedicato alla delicatezza e
al buon
gusto che contraddistingue, secondo me,
l’amore per l’ambiente dei “malgari”
Lentamente, seguendo una strada forestale siamo rientrati al
punto di partenza e da qui ripartiti per la seconda meta.
Salendo per la strada forestale che attraversa il torrente passando davanti
alla “Ritonda” ci incamminiamo per raggiungere
la forcella “Col dei Cistri”.
La salita non è molto impegnativa e il
paesaggio che ci circonda, fatto di alberi e da una ricca flora, fa si che
presto la fila si riallunghi, questa volta non è per la fatica ma per
l’osservazione dei fiori che incontriamo che portano uno dei componenti del
gruppo a soffermarsi per l’osservazione e trattenendo con se i curiosi che
vogliono conoscere i segreti della natura. Tra “trilobate”, fiori a quattro/cinque
petali e “ non so minga officinalis” e soste per ricomporre il gruppo si arriva
alla forcella.
Qualcuno ha pensato bene di riattivare e migliorare, quelle
che una volta erano fienili, o baite d’alpeggio trasformandole in case vacanze
“da sogno”. In questo tratto ho trovato la
seconda cartolina che vi invio
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Seconda cartolina |
In una radura , sempre in questa zona, c’era un altro angolo
di paradiso, un angolo appartato, lontano dalla strada e protetto dalla natura stessa. Un cartello
avvisava che era vietato l’ingresso. Fortunatamente il nostro occhio ha potuto
vedere ed invidiare un po’ , chi, in quei posti può viverci.
Ed ecco la terza
cartolina
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terza cartolina |
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Val Canali
24/05/2018
Un cordiale
saluto a tutti Voi
Grazie e
arrivederci alla prossima
Giovanni
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CAI Ferrara- Gruppo Seniores
Viale
Cavour
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