26 novembre 2010

Oratorio dell'Annunziata

Riporto il contenuto del volantino preparato da "Fun d’Art" di Alessandro G. e Paolo
sul loro impegno per il recupero di una delle tante bellezze Ferraresi che sono sconosciute.



Oratorio dell’Annunziata
L’Oratorio dell’Annunziata è parte della compagine più serrata degli edifici storici di Ferrara situato a pochi passi
dalla monumentale Basilica di S. Maria inVado e da Palazzo Schifanoia.
Al grande volume dell’Oratorio dell’Annunziata appartiene la storia della Confraternita dei Battuti Neri o Arciconfraternita della Morte e dell’Orazione la cui presenza a Ferrara è documentata a partire dagli statuti del 1366. I principali impegni dei Confratelli erano l’assistenza agli indigenti e il conforto spirituale dei condannati alla pena capitale.
All’esterno l’edificio si presenta nell’aspetto sei-settecentesco della Chiesa di Santa Maria Annunziata la cui facciata è opera dell’architetto Giovann Battista Aleotti.
L’interno è suddiviso in due volumi sovrapposti: nell’aula unica posta al piano superiore è contenuto il ciclo pittorico della Storia della Vera Croce, ispirato alla Legenda Aurea composta da Jacopo da Varagine nella seconda metà del XIII° secolo.
Otto affreschi di grandi dimensioni, risalenti alla metà del ‘500, hanno pertanto il Legno della Croce quale soggetto unitario.
Si tratta di un preciso riferimento alla presenza in Oratorio della reliquia della Vera Croce, preziosa particola
di legno dono di Isabella Del Balzo Orsini consorte di Federico IV ultimo monarca aragonese del Regno di
Napoli.
Nella parete di fronte all’ingresso ai due lati del luminoso affresco della Resurrezione, si trovano altre due
opere cinquecentesche di grandi dimensioni: la Deposizione (Scuola dei Filippi) e la Resurrezione (Nicolò Roselli),mentre nella parte superiore si osserva la tempera ottocentesca dell’Annunciazione dipinta dal copista ferrarese Gregorio Boari.

Resurrezione
Rinvenuta nel 1835 sulla parete di fondo in corrispondenza dell’originario altare maggiore ha una complessa
vicenda attributiva. La datazione definitiva, a seguito del restauro avvenuto nel 2000/2002, è riportata alla cifra riemersa sotto le ridipinture: 141[…], quindi al secondo decennio del ‘400 e non come sembrava leggersi
precedentemente 144[…].
L’affresco nelle sue attuali condizioni di ottima leggibilità, rappresenta una delle prove più alte pervenuteci di
una storia artistica ferrarese densa e vitale nel passaggio tra ‘300 e ‘400


Leggenda della Croce

Della complessa vicenda storica dell’Oratorio in età rinascimentale, rimane testimonianza viva il ciclo pittorico
dellaVera Croce nella forma di una impresa collettiva, alla cui realizzazione prendono parte tra 1547 e i primi anni
’50 numerosi artisti tra i quali: Camillo Filippi con i figli Sebastiano e Cesare, Nicolò Roselli e il “terzo discepolo
dei Dossi” Giovanni Francesco Surchi detto il Dielaì.
Come in un racconto scandito in sequenze cinematografiche, il Ciclo della Vera Croce inizia nell’angolo sud-est
ovvero alla destra dell’affresco della Resurrezione e narra la leggendaria storia del legno sul quale venne crocifisso Cristo.
A completare il ricco ciclo decorativo dell’interno contribuiscono le quadrature settecentesche dipinte da Francesco Scala ed infine l’imponente soffitto ligneo a lacunari dipinti del quale si conservano documenti attestanti il pagamento delle decorazioni nel 1495.

Fun d’Art e il Cantiere Aperto
Oggi lo stato di conservazione degli affreschi dell’Oratorio registra consistenti fenomeni di degrado che rischiano
di compromettere per sempre questa preziosa testimonianza di arte manierista.
L’associazione di promozione sociale Fun d’Art, fondata a Ferrara per recuperare, promuovere e rendere accessibili i beni storico artistici a rischio di scomparsa o non fruibili al pubblico, ha deciso di occuparsi della
valorizzazione dell’Oratorio e delle opere d’arte in esso contenute.
L’associazione Fun d’Art ha quindi organizzato una campagna di raccolta fondi pluriennale di cui il progetto Cantiere Aperto è il primo passo. Questa prima fase inaugurata nel settembre 2010 ha come obiettivi la riapertura al pubblico, l’organizzazione di visite guidate ed eventi artistici e musicali che riportino questo luogo nel cuore della vitaculturale della città.
Per fare questo è necessario costituire una rete di sostenitori privati e pubblici finalizzata al reperimento di
fondi per la prima fase del restauro ossia la diagnostica (momento preliminare di studio, valutazione, pianificazione dei futuri interventi di restauro sugli affreschi).
Noi di Fun d’Art siamo convinti che la tutela del patrimonio culturale debba coniugarsi all’uso delle più avanzate
tecnologie dell’informatica e comunicazione. Per questo motivo abbiamo adottato un innovativo modello
di marketing territoriale di grande impatto che permette di visualizzare un modello in 3D dell’Oratorio dell’Annunziata e interagire con gli affreschi osservandoli a distanza ravvicinata ad alta definizione, accedendo agli aggiornamenti nelle lingue desiderate.
Questa innovativa metodologia è stata usata da Google, in scala più ampia, per alcuni dei più grandi musei europei.
Fun d’Art intende fare della tutela dei beni culturali e dell’uso delle nuove tecnologie l’elemento caratterizzante
della propria azione di promozione dell’arte e fundraising.

www.oratorioannunziata.it
www.fundart.it
Per informazioni e visite guidate:
Alessandro mob. 340 6494998
Marco mob. 338 2954013

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