15 aprile 2007

Ferrari la "GRANDE"........ingerenza...ma quale



Oggi la Ferrari è sul podio del gran premio di F1 disputato nel Bahreim.


Primo Felipe Massa , che ha riscattato le brutte figure dei gran premi precedenti, secondo il grande Hamilton su Mercedes, terzo l'altro ferrarista Raikkonen, un po' sotto tono, ma pur sempre terzo.


Sul podio i tre piloti, esultano e come tradizione dopo gli inni, il bagno nello champagne......


il cronista televisivo specifica: " qui in Bahreim per rispettare le tradizioni RELIGIOSE del popolo, non è consentito il consumo di bevande alcoliche... ecc.


A questo punto mi è venuto da pensare, ma come, in quello stato non ci sono quelli che pretendono la non ingerenza della religione nella vita sociale del paese ? Nessuno accusa i capi religiosi di non interessarsi della vita sociale e politica ?


Vorrei vedere tutti quelli che non vogliono ingerenze della chiesa nei temi di vita sociali, quali i "DiCo".., Aborto... Divorzio ... ecc. andare in Bahreim e fare il casotto che hanno fatto qui in Italia per gli interventi della CEI sui problemi sopraccitati.


Se la Chiesa interviene su tutto, per bocca dei suoi rappresentanti , come i vescovi, fa solo il suo dovere, e vorrei vedere che non lo facesse, non è forse la chiesa la manifestazione di una buona parte del popolo italiano, e comunque, anche se fosse di una minoranza non avrebbe diritto di esprimere le proprie opinioni.
Quindi basta con le ingerenze di coloro che pretendono e si arrogano il diritto di dire alla Chiesa ciò che deve dire e ciò che deve fare.
Gli arroganti che pretendono di porre al silenzio i cattolici offendono la laicità, come le motivazioni di un presunto scientismo, offendono la scienza .
Gli interventi dei Vescovi, comunque, non sono imposizioni che la Chiesa fa allo Stato.
Sono i cattolici che con il loro voto scelgono chi li deve rappresentare, e questi politici eletti, devono esercitare il loro diritto di voto in parlamento non deludendo le aspettative degli elettori che li hanno votati, e ciò vale anche per i non cattolici, questo succede perchè siano in un paese DEMOCRATICO.

Quando Gesù, interpellato se era giusto o no pagare i tributi a Roma disse la famosa frase "date a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio"
Con questo non ha condannato i suoi seguaci al silenzio.

Coloro che vogliono impedire, anche solo ad una parte dei cittadini italiani, di esprimere liberamente il loro parere su fatti importanti e fondamentali per il destino della società, sono degli oscurantisti, sono contro la libertà.


Può darsi che nei politici o meglio in alcuni politici di questo o quello schieramento ci sia una grande paura di sentire, da parte della chiesa, il richiamo a tutti gli uomini di confrontarsi, prima di tutto, con la propria coscienza.

2 commenti:

anarcoecologo ha detto...

Ok... interessante argomento di scontro!
Stiamo confrontando uno stato in cui governa la "chiesa" con uno stato in cui non dovrebbe governare la chiesa..
Parlando di privazione di libertà, credo che un Cattolico possa sempre scegliere liberamente anche se la legge è contraria ai suoi principi.
Intendo dire ad esempio la legge sull'aborto o eutanasia (appena definita come "Il cosiddetto terrorismo dal volto umano" da mons Amato della Congregazione per la Dottrina della Fede http://blog.panorama.it/italia/2007/04/23/aborto-ed-eutanasia-e-tornata-linquisizione/)
non impedisce ad un cattolico di manifestare il suo dissenso non abortendo o non usufrendo dell'eutanasia. Viceversa se lo stato, influenzato dalla chiesa, facesse leggi che vietano le suddette questioni, constringerebbero il PECCATORE a trasgredire le leggi.
QUESTO è LIMITARE LA LIBERTA'
In quanto al diritto di esprimersi, siamo daccordo che sia giusto farlo , ma in Itlaia c'è il vizio di parlare prorpio quando le persone sono chiamate a ragionare con la propria testa, con il solo scopo di manipolare decisioni importanti
(vedi referendum sulla procreazione assistita)
anarcoecologo

Mari Giovanni ha detto...

Come spesso accade le parole, vengono fraintese, o il discorso non capito, sino in fondo.Quando parlo di coscienza dei politici, intendo che un politico che è stato eletto da un certo schieramento , ed ha avuto un mandato dai suoi elettori, deve far valere la sua coscienza, e votare di conseguenza, se poi si trova in minoranza ... pazienza, ha comunque dimostrato rettitudine.
Lo stato può legiferare come vuole,io non vado contro coscienza anche nel voto.
Poi la Chiesa, esprime le sue opinioni, e lo stato (vedi il parlamento) è LIBERO di fare quello che più ritiene "moralmente" corretto, e visto che il termine morale è molto cambiato in questi decenni, nonostante le "ingerenze della Chiesa", può fare le leggi che ritiene possano essere quelle che il popolo richiede. Ha volte ho l'impressione che i politici vadano un po' per i ca..voli propri e cerchino soluzioni che siano il più possibile disimpegnanti.